A cosa ci opponiamo

Perché dovremmo accettare un’opera che non servirà a migliorare i nostri spostamenti, distruggerà altro territorio, peggiorerà la nostra salute e comprometterà il futuro dei nostri figli? Riteniamo di avere il diritto ad una mobilità sostenibile!

Che cosa è questa nuova opera?

Comuni, Provincia di Bergamo e Regione Lombardia hanno definito il progetto preliminare di una nuova autostrada: un percorso a pedaggio la cui realizzazione devasterà i territori liberi dei comuni interessati dal tracciato, portando a poche decine di metri dai centri abitati inquinamento, rumore e traffico. Nessuno sa dimostrare con argomenti convincenti a cosa serva questa nuova autostrada. Si parla di un collegamento tra Bergamo e Treviglio, di drenare il traffico legato al previsto casello della Pedemontana, ma non esiste una seria analisi dei costi-benefici che dimostri che questa opera possa rispondere nella maniera migliore a queste esigenze. Una cosa è certa: l’opera è stata progettata avendo come riferimento principalmente ragioni di natura economica, e non le esigenze dei territori e dei suoi abitanti

Quali sono gli svantaggi?

Gli effetti della nuova autostrada sulla nostra salute e sulla qualità della vita sono certi: più traffico, altro inquinamento acustico ed ambientale, nuove edificazioni (i terreni vicini alla nuova autostrada attireranno nuovi capannoni, centri commerciali, etc.). Un peggioramento della qualità della vita che non porterà ad un miglioramento significativo del traffico sulle nostre strade (ce lo dicono gli studi sull’argomento allegati al progetto stesso)

Che cosa possiamo fare?

Non lasciatevi incantare da chi dice che l’opera è già decisa e che possiamo solo accettarla e venire a patti per ottenere compensazioni: non esistono compensazioni che possiamo barattare con la nostra salute e il futuro dei nostri figli! Abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce di fronte all’ennesimo tentativo di sfruttamento del territorio a vantaggio di logiche politiche ed economiche che poco hanno a che fare con il bene comune. Chiediamo che i problemi del traffico vengano risolti rispettando il territorio e la salute di chi lo popola oggi e domani. Una proposta percorribile è quella di far funzionare meglio le strade che già abbiamo, riqualificando la rete viaria esistente, sciogliendo quei nodi che tutti coloro che frequentano le nostre strade conoscono bene. Chiediamo quindi la completa cancellazione del progetto autostradale e l’avvio di un dialogo tra istituzioni e cittadini che possa trovare soluzioni efficaci e sostenibili alla risoluzione del problema viabilistico rispondendo alle reali esigenze del territorio.

La viabilità locale migliorerà?

Chi ha promosso l’opera, che verrà realizzata tramite il “project financing”, sostiene la necessità di intervenire in questa direzione per migliorare l’annoso problema del traffico locale (soprattutto sulla sp 525 e sulla ex ss 42). Gli studi allegati al progetto smentiscono questa affermazione. Nelle figure sotto riportate, viene visualizzato graficamente il livello di saturazione delle principali arterie viarie: il livello si misura in base al colore. Si va dal verde (bassa saturazione) al rosso, che indentifica una completa saturazione delle vie, passando per gli stadi intermedi del giallo e arancio. Come si nota confrontando la previsione al 2023 (con e senza autostrada), la situazione del traffico soprattutto sulla 525 all’altezza di Dalmine, non migliora, così come non migliorerà (anzi peggiorerà), la situazione nella zona di Boltiere. Ecco perché secondo noi sarebbe più opportuno intervenire sull’esistente piuttosto che creare altre autostrade